Alternando lo sguardo

Alternando lo sguardo. Opere 1955-2016
A cura di Michele Beraldo e Dino Marangon

Catalogo edito in occasione della mostra presso la Fondazione Ambrogio di Mareno di Piave (TV).11 dicembre 2016 - 29 gennaio 2017

"Dopo ulteriori passaggi e variazioni, ancora diverso appare il caso delle opere più recenti con le quali Finzi sembra più specificamente tornare a riflettere sulle ricerche ottico percettive.
Tuttavia, ancora una volta, mentre in generale gli operatori impegnati nelle visualizzazioni di matrice gestaltica, lavorano spesso sulla frammentazione, al fine di esaltare nuovi materiali e strumenti e di attivare sempre più rutilanti perturbazioni percettive, Finzi, invece di giocare sugli effetti, sui riflessi e sui campi di luce, sembra ora disporre e diffondere le forme e i colori in maniera particolarmente parca e quasi austera.
Le geometrie distese sulla nuda superficie dell'opera, risultano adesso per lo più estremamente semplificate anche se, qualche volta, come delle lontane memorie delle sue caratteristiche dissonanze e degli acuti contrasti cromatici, sovente sperimentati nell'ampio arco delle sue esplorazioni pittoriche, sembrano riaffiorare, mescolandosi talora a remoti ed eterodossi riferimenti mondriani.
Spesso le immagini sembrano incardinarsi sull'incrocio delle diagonali: invisibile fulcro generatore dell'espandersi delle zone e delle emissioni cromatico luminose, ora come intimamente incupite e impercettibilmente velate e risonanti.
Nutrito da segrete energie riflessive,  si produce così come un susseguirsi rallentato di affioramenti e immersioni, che talvolta, tramite la sottile dialettica dei pieni e di vuoti che ne deriva,  sembra suggerire l'apparizione di strutture assenti, di silenziosi, sfuggenti spazi: una sorta di cinetismo lento, rarefatto e dilatato che, più che alla percezione immediata, sembra indurre stranamente alla meditazione.
Ancora una volta Finzi mostra così di sfuggire agli stereotipi e di essere in grado di volgere ogni ambito di ricerca a esiti diversi, inattesi e sottilmente sorprendenti, superando con intelligenza e ironia anche i corsi e i ricorsi delle mode."