I versi del colore

Venezia/Los Angeles, San Giorgio Art Gallery
I "Versi del colore", dal 20 marzo al 30 aprile 1997

testo di Luca Massimo Barbero

[…] l'artista conduce il suo agire, crea un campo-spazio apparentemente monocromo che invece si rivela come un suono ininterrotto del colore il quale dialoga d'improvviso, come con lentezza e sapienza, con l'apparizione dei timbri, dei suoni. Per quanto sentita sia l'azione dell’artista sulla materia, per quanto laboriosa, pur nella gestualità, sia la creazione, egli delega alla percezione il suo comporre, il ritrovare un agognato "canto sommerso". Affrontare il "viaggio" osservando ritmicamente le opere, una di seguito all'altra, e alterandone il "ritmo" di lettura, permette al colore di giungere ai sensi, di emergere dal "campo" e dirigersi come suono alla percezione. Vi è una volontà estrema, unita alla generosità compositiva, che immette nella ricerca di Finzi un elemento particolare, il quale in alcuni lavori si presenta come richiesta nuova: la trasparenza dei colori, e della materia. Lentamente, con il mondo seducente dei sensi, il colore apre all' infinita sua luminosità […].