Gli anni cinquanta
Ennio Finzi, Segni e non sogni: Gli anni Cinquanta
MIlano, Galleria Morone, ottobre 1997
Testo di Luciano Caramel
Il recente riscontro critico della sua opera anni cinquanta, riscontro cominciato a partire dalla mostra con Tancredi a Palazzo Forti nel 1987 contestualmente alla prima ricognizione storica sullo spazialismo veneziano avvenuta nel corso dello stesso anno alla Fondazione Bevilacqua La Masa, prosegue con la mostra curata da Sandro Stocco nel 1996 alla galleria Linea 70 di Verona (dove si presentano i lavori degli anni cinquanta assieme alle più recenti “architetture del colore”) e soprattutto da Luca Massimo Barbero alla Basilica Palladiana di Vicenza a cavallo tra 1996 e 1997 con un’ampia documentazione sul tema dello spazialismo e l’arte astratta a Venezia tra il 1950 e il 1960, dove Finzi è presente con due grandi opere ispirate dalla musica jazz (“Ascendenza jazz” del 1953 e “Timbrica jazz” del 1956) e quattro acquarelli inediti del 1955. [---]