Bevilacqua La Masa

Venezia, Galleria Bevilacqua La Masa
9-22 agosto

Testo di Umbro Apollonio

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Con la mostra del 1958, Umbro Apollonio inseriva il lavoro di Finzi “nella cerchia della più inquieta creatività contemporanea”:

[…] Finzi stava per ridursi in una elementarietà fredda, anche meccanica, rigida come uno schema scientifico, che esemplifica ilfenomeno ma non lo attua; egli ne avvertì il pericolo, la condizione estremamente labile, e impiegò un nuovo registro. Dalla configurazione verticale passò a quella orizzontale; dalle ripartizioni fisse, immobili oppure vibrate, passò al movimento lanciato, all’energia organica della materia. Questo itinerario, compiuto con appassionato impegno, quasi in uno scontroso isolamento, e sempre sostenuto da precise ragioni di esigenza espressiva, ci fa convinti che Finzi può giustamente aspirare ad aprirsi una strada fortunata nella travagliata stagione dello sperimentalismo creativo contemporaneo.